Castiglione della Pescaia

DA NON PERDERE

Casa Rossa Ximenes e Museo Multimediale. La cosiddetta ‘Casa Rossa’ appena fuori il paese fu costruita dall’ingegnere gesuita Leonardo Ximenes (1767-68) sul canale delle paludi di Castiglione, nell’ambito dei lavori di bonifica promossi dalla famiglia Lorena. Aveva lo scopo di regolare il flusso dell’acqua, in modo da mantenere il livello alto in ogni stagione ed evitare così ristagni. Le macchine funzionano ancora, anche se non vengono più utilizzate. Al suo interno è presente un Museo Multimediale interattivo che illustra le caratteristiche della Riserva Naturale della Diaccia Botrona e l’avifauna ivi presente.

STORIA

Castiglione della Pescaia è l’odierno insediamento romano di Salebrum, una città lungo la Via Aurelia. Di Salebrum non resta che le terme di Le Paduline, alla periferia del paese. Il centro doveva avere una certa importanza, grazie soprattutto alla sua posizione strategica all’ingresso dell’antico Lago Prile, ampia laguna navigabile che occupava buona parte della piana grossetana in epoca romana. Reperti della bonifica settecentesca testimoniano la vita della città dal III secolo aC al IV secolo dC.

Il nome Castellione de Piscaria compare per la prima volta in un documento del 1163, quando tutto questo tratto di costa era controllato dalla Repubblica di Pisa, cui si deve la costruzione della prima torre difensiva della città. Il formale possesso del paese fu però conteso tra l’Abbazia di Sant’Antimo ed i signori di Buriano, che alla fine prevalsero (1229), anche se, per alcuni decenni, la città riuscì a conquistare l’autonomia e ad affermarsi come libero comune. La fiorente economia di Castiglione, basata sull’attività portuale e sullo sfruttamento della pesca nell’omonima laguna (erede dell’antico Lago Prile), subì una grave crisi con il progressivo inondazione di quest’ultimo, crisi ulteriormente aggravata dallo scoppio del peste (XIV secolo). Sotto la protezione di Firenze, fu occupata nel 1446, come la maggior parte delle città maremmane, da Alfonso d’Aragona, che la fortificò allungando le mura. Nel 1460, per la mediazione di papa Pio II, fu ceduta alla famiglia Piccolomini insieme all’isola del Giglio. Occupata dagli spagnoli durante la guerra di Siena (1555), fu venduta da Silvia Piccolomini, ultima erede della famiglia, a Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I de’Medici. Alla sua morte Castiglione entrò a far parte del Granducato di Toscana. Le pericolose condizioni ambientali legate alle paludi della zona ridussero nel tempo la popolazione fino a quando i Lorena bonificarono le paludi, dando nuovo impulso all’economia cittadina, che nell’800 rappresentava il più importante centro peschereccio della regione. Questo periodo di crescente prosperità si interrompe brevemente a metà del 1800, quando la ferrovia in costruzione non traccia binari nei pressi della città, ma la crescita riprende all’inizio del 1900 con la costruzione dei primi stabilimenti balneari, precursori della Il turismo di Castiglione oggi.

COME ARRIVARE (49 km)

Seguire la statale Aurelia in direzione Grosseto e prendere l’uscita Grosseto Sud. Arrivati ​​a Grosseto, proseguire lungo la ferrovia e girare a sinistra non appena la strada diventa a doppio senso; seguire fino in fondo Via Fabio Massimo e poi svoltare a destra in Via Giulio Cesare. Quando raggiungi una grande rotonda, prendi la terza uscita (Via Nazario Sauro) e prosegui sulla stessa strada fino a raggiungere Castiglione della Pescaia.

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